Ah il titolo sta per “amare le verdure centrifugate”, non essere malizioso 😉
Ho odiato le verdure, fin da bambino. Mia mamma ha sempre fatto di tutto per farmele mangiare, con risultati talmente scarsi da tendere allo zero. Per i vegetali ho una repulsione. Diventando più grandicello, ho capito il perchè dell’insistenza dei miei: le verdure aiutano a mantenersi in buona salute. Ma… niente da fare, non era sufficiente a smuovermi di un millimetro.
Nel 2014 si ammala mio padre e per cause di forza maggiore inizio a leggere sperimentazioni scientifiche giorno e notte. Una tira l’altra: trovi qualcosa che poi vuoi approfondire cercandone ancora. E ancora.
Fu così che… iniziai a consumare le verdure! Senza che nessuno mi chiedesse di farlo. Incredibile, penso non esista essere umano che – conoscendomi – potesse scommettere su un evento del genere. Eppure…
La ragione è presto detta: tra il sentirsi ricordare “le verdure fanno bene” e il leggere in un trial come cambiano valori e marker nell’organismo a seguito dell’ingestione di questo o quell’alimento, beh non c’è storia. L’ammonizione generica valeva nulla, per il mio inconscio, in confronto al risultato di una misurazione scientifica. A me serviva quello. Non sto dicendo che prima non credessi che alimentarsi di vegetali fosse un bene, figurati. Lo sapevo. Semplicemente, il poter constatare in modo tecnico cosa accade nel sangue ha avuto un impatto dirompente. Frutta e soprattutto verdura mi fanno schifo come prima, quanto a gusto, ma oggi le assumo. Con i miei stratagemmi, ma le assumo.
Lo strumento che mi è venuto in soccorso è la centrifuga: ci sono verdure che non riuscirei mai a mangiare, figurati. Masticare delle carote, un broccolo o dei finocchi? Orrore! Ma… se le centrifugo e me le bevo? Sì, riesco: chiudo gli occhi, faccio un sorso, mando giù. E non ci penso più. Tieni conto che alcuni preziosi elementi in esse contenute vengono degradati o inattivati dalla cottura (la vitamina C è termolabile, a 36 gradi si inattiva), quindi la centrifuga è un buon compromesso.
Ricorda sempre che non sono un medico, quanto leggi in questo sito è solo il racconto di una storia e del mio parere personale. Per informazioni attendibili e per qualsiasi iniziativa devi consultare un medico.
Vediamo qualche studio sul consumo di vegetali e succhi freschi? Dai!
Effetto del succo di carota sul danno al DNA in soggetti fumatori
In questo bel trial, hanno somministrato 300ml di succo di carota al giorno, andando a verificare come venissero ridotti dei marker di stress ossidativo. Il che – spiegano i ricercatori – va a diminuire il rischio di malattia croniche e degenerative.
Succo di carota e marker di ossidazione
In quest’altra pubblicazione su un piccolo campione, 17 soggetti si sono cuccati 480ml di succo di carota fresco, ogni giorno, senza cambiare altre abitudini della loro alimentazione quotidiana. Tra i marker che sono migliorati troviamo la perossidazione lipidica (indica il grado di ossidazione cui è sottoposto l’organismo) e la capacità totale antiossidante, una misurazione della resistenza contro i radicali liberi.
Relazione tra consumo di carote e cancro al seno
In uno studio cinese, il consumo di carote è stato correlato ad un rischio ridotto di tumore al seno.
Relazione tra carote e tumore allo stomaco
Correlazione inversa tra carote e cancro gastrico: più mangi carote, meno è alta la possibilità di sviluppare la malattia.
Succhi di vegetali freschi e rischio cardiovascolare
I principali meccanismi di protezione cardiovascolare conseguenti ad assunzione abituale di succhi freschi sono: effetto antiossidante, funzione endoteliale, proprietà antinfiammatorie, prevenzione dell’iperomocisteinemia. Gli effetti derivano da componenti di frutta e verdura come vitamine e polifenoli. I risultati suggeriscono come i centrifugati possano essere impiegati nella riduzione del rischio di complicanze cardiovascolari.
Succhi freschi meglio di vitamina C in pastiglie
La capacità antiossidante di un succo di vegetali freschi è superiore a quella della vitamina C sintetica (compresse, pastiglie, ecc.)
Succo di vegetali freschi e rape funziona meglio di succo industriale
In un confronto tra bevande industriali a base di vegetali e succo fresco con frutta e rape, quest’ultimo si è dimostrato in grado di regolare il metabolismo, nello specifico quello del colesterolo.
Allora con la verdura evitiamo tutte le malattie?
No, purtroppo. Non si può fare sarcasmo sul cugino che ha sempre mangiato male ed è sanissimo, o sullo zio che ha mangiato per anni solo verdura cruda ed è morto anzitempo. Il discorso è semplice: nell’organismo abbiamo 100 valori che – mossi in un certo modo – posso aumentare o diminuire la probabilità di ammalarsi di qualcosa. Bene, visto che sulla sorte non possiamo agire, possiamo almeno tentare di modificare quei marker in modo tale da ridurre i rischi, piuttosto che aumentarli. Il resto, si sa, è nelle mani di Dioo.
Alcune dritte per un centrifugato coi fiocchi
Esperienza e informazioni raccolte mi portano a lasciarti con alcune considerazioni.
- Centrifuga: per me le migliori sono le Philips, quelle che costano tra i 100 e i 150 euro. Durano, sono robuste, non schizzano ovunque. Ho provato modelli economici di altre marche ma… un disastro. Bene una centrifuga a due velocità , utilizzare preferibilmente quella più bassa per meglio preservare vitamine e sostanze nutritive;
- Più verdura che frutta: è vero che per farlo gradevole al palato serve la frutta, ma questa – nella centrifuga – viene privata della fibra. Un succo con molta frutta fornisce zuccheri altamente assimilabili e in quantità . Non è un bene. Ecco perchè centrifugare 80/90% di verdura e giusto un 10% di frutta, per salvare un minimo di sapore;
- Farlo e berlo: quando è pronto, bevilo entro una decina di minuti, è lì che dà il meglio (enzimi vivi, vitamine si depotenziano col passare dei minuti);
- Il mio mix ideale? Di solito 4 carote, non più di mezza mela ed un broccolo crudo oppure – in alternativa a quest’ultimo – 50 grammi di rucola o un finocchio. Ottenuto il succo, ci spremo almeno metà di un limone.
- Occhio al cucchiaino di metallo: se mescoli il succo con una posata di metallo, la vitamina C si ossida.
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