SLA Integratori e Neurogenesi – Ultimamente latito un po’ dal mio blog. Ahimè stiamo passano un periodaccio tremendo e piuttosto lungo, ma conto di uscirne (lo dico, comunque, con entrambe le mani sui coglioni, puoi scommetterci!).
Non avevo neanche in programma di scrivere un post, ma quando ti imbatti in certe pubblicazioni scientifiche beh… non puoi esimerti dal farlo.
Ricorda sempre che non sono un medico, quanto leggi in questo sito è solo il racconto di una storia e del mio parere personale. Per informazioni attendibili e per qualsiasi iniziativa devi consultare un medico.
A novembre 2017 una prestigiosa università con sede nella città dei Celtics – squadra che milita nel campionato di basket NBA della quale, da piccolo, avevo un cappellino – pubblica uno studio riguardante la neurogenesi, termine che sta per “crescita, genesi, formazione… dei neuroni”. Un tema di certo interessante per noi SLAsfigati.
Mi ricollego poi a quanti mi chiedono quotidianamente pareri circa le mie esperienze (da profano) con gli integratori, sostanze delle quali sono divenuto nel tempo un vero e proprio maniaco. So di essere al limite della sopportabilità, ho un integratore per qualunque cosa, ormai per un raffreddore vado sulle riviste scientifiche a cercare se esiste qualche sostanza in grado di inibire la replicazione del rinovirus. Figuriamoci con la mia ossessione per i capelli! Vivo nel terrore di perderli e da quando ho scoperto il magico mondo delle pubblicazioni mediche passo il tempo con PubMed peggio che se fosse una morosa. “Se il sulforafano mi salverà la chioma, prima o poi diventerò ricco“, penso. Tra l’altro, questo derivato dai broccoli (vegetale che in 35 anni non ho mai mangiato in vita mia e che mi fa schifo al solo pensiero) è talmente figo che da qualche settimana sto riempiendo mio padre con dosi da cavallo. Gli dico: “papà, magari non ti guarirà dalla SLA, ma ti facesse ricrescere i capelli – cazzo – sarebbe comunque un colpaccio!“
SLA integratori e neurogenesi – Torniamo alla neurogenesi, d’altronde sei qui per quello. Quando dei ricercatori annunciano una nuova scoperta, non è infrequente leggere a conclusione dell’articolo queste fatidiche parole: “… si rende necessario studiare farmaci che vadano a fare quel che devono fare in base a quanto scoperto“. Più o meno dicono sempre così, ed è comprensibile. Beh – dico io dal basso della mia insignificante esperienza – cavolo, qualcosa che potrebbe fare ciò che ti serve in base a quello che hai scoperto magari c’è già! Ok non è un farmaco, non è brevettabile, nessuno può farci i soldi e rimpolpare un bilancio, però porco cane, guardateci dentro almeno! Per carità non è che non ci guardino, visto che ciò che sto per mostrarti viene da una pubblicazione medica e non dalla Luna, però sugli integratori temo si vada ancor più lenti che coi farmaci.
Tutto ciò per dirti che? Che ora capirai perchè – ben sapendo che i miracoli li faceva solo Gesù Cristo – io sono così fissato con l’alimentazione e gli integratori. Senti cosa scrivono quelli della città da cui viene l’attuale proprietario dell’AS Roma!
Intrinsic factors such as aging, neuroinflammation, oxidative stress, and brain injury, as well as lifestyle factors such as high-fat and high-sugar diets and alcohol and opioid addiction, negatively affect adult neurogenesis. Conversely, many dietary components such as curcumin, resveratrol, blueberry polyphenols, sulforaphane, salvionic acid, polyunsaturated fatty acids (PUFAs), and diets enriched with polyphenols and PUFAs, as well as caloric restriction, physical exercise, and learning, have been shown to induce neurogenesis in adult brains. Although many of the underlying mechanisms by which nutrients and dietary factors affect adult neurogenesis have yet to be determined, nutritional approaches provide promising prospects to stimulate adult neurogenesis and combat neurodegenerative diseases and cognitive decline
Cacchio, è una figata! Tu pensa, magari ti danno un farmaco che incide sulla tua degenerazione quanto un bastone può fermare una valanga, e non ti dicono al contempo che in base a ciò che mangi puoi indurre o ridurre la neurogenesi o – al contrario – accelerare o decelerare un processo neurodegenerativo. Se non sai l’inglese e non hai voglia di tradurlo, il pezzo che ho citato spiega come una dieta ricca di grassi (grassi cattivi, aggiungo io) o ricca di zuccheri (e per zuccheri non si intende lo zucchero e basta, ma anche molti carboidrati) sono negative per la generazioni di nuovi neuroni negli adulti. Mentre invece sostanze come curcuma, resveratrolo, mirtilli, sulforafano, grassi “buoni” e restrizione calorica (cioè mangiar poco) hanno un impatto positivo sulla neurogenesi, rappresentando una prospettiva promettente per stimolare la crescita di nuovi neuroni e – al contempo – combattere le malattie neurodegenerative. Sarò io forse prevenuto o impedito nelle ricerche, ma di farmaci con queste caratteristiche non ne ho visti.
E allora perchè non spingere un po’ di più anche su questi potenziali rimedi, da affiancare ai farmaci? Questa è la mia domanda.
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