SLA e glicemia – In questo post ti svelo una cosa, che pare possa allungare la sopravvivenza di un malato di SLA. Come già sai, a dicembre 2017 si è tenuta a Boston la grande convention sulla SLA. Qui i ricercatori più importanti del mondo hanno illustrato le ultimissime scoperte scientifiche. Io ho letto tutta la documentazione del Simposio e ne ho fatto un eBook che trovi nella sezione Libri del mio sito. E’ alla portata di tutti, sarai certamente in grado di comprenderlo anche se non sei un addetto-ai-lavori, è scorrevole e – spero – di piacevole lettura.
Ricorda sempre che non sono un medico, quanto leggi in questo sito è solo il racconto di una storia e del mio parere personale. Per informazioni attendibili e per qualsiasi iniziativa devi consultare un medico.
In questo articolo ti voglio mostrare 10 curiosità di cui hanno parlato al Simposio, tra cui la relazione fra SLA e glicemia.
- la glicemia influenza la prognosi di un ammalato? Pare di sì, ma non farti ingannare!
- chi è stato selezionato per una sperimentazione di Staminali, è rimasto contento?
- l’edaravone/Radicut funziona? Cosa può fare?
- a che punto è il farmaco RNS60?
- in Francia si sono ammalate di SLA 5 persone tutte vicine di casa: cos’altro hanno in comune?
- i batteri possono avere a che fare con la SLA? Cosa sono esattamente le BMAA?
- ci sono alimenti associati ad un possibile rischio di SLA?
- e se fosse (anche) una questione di ormoni?
- com’è andato il trial sulla lunasina?
- perchè dormire male, oltre a stancare, potrebbe rendere peggiore la progressione?
Tutte e 10 – più naturalmente molte altre – sono spiegate nel mio eBook: se vuoi acquistarlo vai a fondo pagina e clicca sul link per poterlo leggere subito da qualsiasi computer, tablet o cellulare. Prima però voglio darti un assaggio affinchè tu possa capire cosa troverai nel libro.
Prendiamo la curiosità n° 1: il rapporto tra SLA e glicemia.
I ricercatori (fonte) si sono chiesti se ci fosse una relazione tra la sopravvivenza di un malato di SLA ed i suoi livelli di glicemia, cioè di zuccheri nel sangue. Altri studi antecedenti avevano tentato di correlare la glicemia con la prognosi di chi è affetto da SLA ma i risultati erano stati piuttosto contradditori. Di norma viene infatti misurata la glicemia a digiuno, mentre qui si suggerisce di considerare l’esame dell’emoglobina glicata A1c. Perchè? A differenza del test della glicemia che tutti conosciamo, con il valore dell’emoglobina glicata i medici possono avere un dato dei livelli di glucosio nel sangue riferiti ad un periodo più ampio (gli ultimi 2-3 mesi). Praticamente: mentre il classico esame fornisce un valore istantaneo e in certi casi può essere fuorviante – specie poichè fatto a digiuno – quello dell’A1c indica una media e non ci sono santi che tengano.
SLA e glicemia – I risultati non possono che suscitare interesse: secondo la pubblicazione, se l’emoglobina glicata (A1c) di chi ha la SLA è alta – e ciò si traduce in troppo glucosio nel sangue – il rischio di lasciarci letteralmente le penne raddoppia, rispetto a chi l’A1c se la tiene in regola. I ricercatori hanno compiuto un notevole lavoro statistico per capire se l’intuizione era corretta o se poteva essere influenzata da qualche fattore collegato. Cosa intendo dire? Ti faccio un esempio a caso, per rendere l’idea. Se uno è un po’ troppo cicciotto è probabile abbia una emoglobina glicata alta, ma non è matematico: è importante capire se la mortalità aumentata che hanno riscontrato è davvero conseguenza dell’A1c oppure – magari – dell’essere sovrappeso.
Bene, hanno considerato molte variabili legate ai livelli medi di glucosio nel sangue (l’emoglobina glicata) per comprendere se fossero sulla strada giusta o se qualcosa potesse averli fregati. La risposta è che invece ci hanno proprio beccato: è l’avere troppo zucchero nel sangue (A1c sopra il 6,5%) a implicare un rischio doppio di passare all’altro mondo rispetto a coloro che hanno una A1c bassa (sotto il 5,7%). Se il valore sta tra il 5,7 e il 6,5 la probabilità di tirare le cuoia è più alta di chi è a posto con la glicata, ma un po’ più bassa di chi ce l’ha davvero eccessiva, cioè sopra il sei e mezzo.
Questi risultati sono emersi grazie all’aver preso in esame l’emoglobina glicata anzichè la glicemia, quella istantanea e a digiuno. La possibile ragione del perchè troppi zuccheri nel sangue peggiorino la prognosi potrebbe essere la seguente: una iperglicemia comporta – tra le altre cose – stress ossidativo e concorre a generare la disfunzione mitocondriale, entrambi meccanismi noti nella SLA, di cui ti parlo anche nel libro. Andarli a potenziare con una “glicemia media” elevata non è certamente una buona idea e da lì la sopravvivenza si accorcia.
Ti starai chiedendo come tenere bassa la glicemia. Basta mangiare le cose giuste, evitando tutti quei cibi ad alto indice glicemico! Certo, se mangi latte e biscotti, pane, riso e pasta 3 volte al giorno, la glicemia s’impenna.
Bene, se ti è piaciuto il mio modo di presentarti questo studio scientifico su Sla e glicemia, ed hai voglia di saperne di più, puoi cliccare qui sotto e accedere alla scheda per acquistare in 2 minuti il mio eBook dove troverai la spiegazione a tutte le curiosità sopra menzionate e molto altro ancora!