SLA, erba e infezioni – Di pochi giorni fa una pubblicazione australiana in cui torna in auge un tema che di tanto in tanto viene rispolverato e trovo di indubbio fascino: l’idea che nella SLA un’infezione vi possa giocare un qualche genere di ruolo (causa? concausa? fattore di rischio? BOH!).
Ricorda sempre che non sono un medico, quanto leggi in questo sito è solo il racconto di una storia e del mio parere personale. Per informazioni attendibili e per qualsiasi iniziativa devi consultare un medico.
Che le infezioni abbiano – forse – qualcosa a che fare con la malattia dei motoneuroni lo penso da un pezzo: o meglio, più che pensarlo, mi limito a leggerlo negli studi scientifici. Qualcosa di strano o che, per lo meno, a mio modestissimo parere meriti approfondimento c’è. Borrelia, micoplasma, coxsackie e qualche fungo.
Come avrai intuito dal titolo, oggi ti scrivo di infezioni fungine che la pubblicazione in oggetto sostiene essere spesso derubricate come “fattori ambientali”, alla stregua di qualcosa di trascurabile. I ricercatori spiegano come una infezione fungina – di norma facilmente riconoscibile e trattabile – possa in alcuni rari casi creare un quadro particolare grazie alla capacità di generare micotossine neurotossiche. L’infezione di qualche tipo di fungo (come l’Aspergillus, comunissimo) potrebbe cioè in certi soggetti dar luogo ad una silente aggressione al sistema nervoso, durante la quale l’agente esterno – il fungo – va a produrre delle tossine (micotossine) nocive per i neuroni.
SLA, erba e infezioni
Lo studio ci ricorda come l’erba sia sospettata di qualcosa: non si sa bene cosa, in effetti. La SLA è nota ai più come “la malattia dei calciatori” per la più alta probabilità di ammalarsi da parte di chi ha giocato a calcio da professionista, ma ad oggi ancora nessuno sa il motivo… C’è un dettaglio che io ho notato nelle mie ricerche da profano. Quando si ha un’associazione tra SLA e sport, il denominatore comune – più che presunti traumi e microtraumi ripetuti sulla testa – è l’erba. Baseball e football americano, ad esempio. Mi riferisco a esposizioni, a possibili fattori di rischio, ti prego evitami di sottolineare che tuo cugino ha vissuto tutta la vita nell’erba e non si è mai beccato la SLA o, viceversa, lo zio malato la vegetazione non l’ha mai vista nemmeno in cartolina. Gli scienziati dello studio individuano nell’erba una fonte di contaminazione di spore fungine, richiamando il caso di animali in cui è nota la comparsa di una malattia che può ricordare la SLA umana, originata da un’infezione contratta brucando sui prati.
SLA e acqua contaminata
Anche l’acqua è un potenziale indiziato: analizzando la distribuzione della Sclerosi Laterale Amiotrofica negli Stati Uniti balza all’occhio una sorta di sovrapposizione tra aree in cui sono presenti specchi d’acqua più o meno importanti e zone in cui la SLA colpisce maggiormente. Tornando allo studio, i medici spiegano come batteri e funghi possano contaminare l’acqua, specie quella di pozzi o comunque non trattata; ed ecco che una lunga esposizione possa portare agenti infettivi nell’intestino (per poi entrare in circolo nel sangue) o nell’apparato respiratorio generando una infezione “chronic, long-term and subclinical” anche nei motoneuroni. Si pensi anche alla più o meno manifesta maggiore incidenza della SLA in aree rurali, altro elemento che potrebbe convergere con quanto stiamo vedendo. Quando ho scritto il libro sul Simposio di Boston – la più grande conferenza con tutte le novità sulla ricerca SLA – ricordo di un caso davvero eccezionale (più malati di SLA nella stessa via!) in cui l’acqua e la sua contaminazione erano sul banco degli imputati principali. Così come, sempre nel libro, scrivevo della correlazione piuttosto forte emersa tra cianobatteri (con le tossine BMAA), specchi d’acqua e incidenza di SLA. Ti lascio il link, è il libro che più mi ha affascinato. E’ facile ed è scritto proprio con toni e terminologia del mio blog.

C’è poi il famoso studio spagnolo in cui – vado a memoria – si documentavano delle spore di funghi nel liquor di pazienti SLA. I ricercatori della pubblicazione di cui ti sto parlando ne fanno cenno, sostenendo come probabilmente – stando all’ipotesi – si tratti di un mix di diverse specie di funghi la cui sinergia è più pericolosa e tossica. Non è poi detto che – vista la rarità della SLA e la diffusione dei funghi – siano solo questi ultimi sotto i riflettori: è chiaro che potrebbero trattarsi di un fattore – magari anche decisivo – che si innesta si qualche situazione pregressa e predisponente (faccio esempi a caso: disbiosi intestinale, sistema immunitario deficitario e chissà cos’altro).
Come immaginerai, manca una conclusione e non rimane che aspettare e verificare se – e come – qualche trattamento antifungino possa sortire un effetto. A livello personale ti dico che la pista è curiosa e non così inverosimile, resta ciò che penso sulla grande variabilità tra le SLA: considerarle tutte figlie degli stessi problemi lo ritengo fuorviante. Cosa intendo? La difficoltà sta nell’individuare cause, concause e peso di ciascuna di esse in ogni singola SLA; trattare tutte le malattie dei motoneuroni allo stesso modo può mandare fuori strada.
Vuoi ringraziarmi per aver condiviso tutto questo su SLA, erba e infezioni con te e per averti dedicato il mio tempo a tradurre e spiegare? Puoi sostenere il mio blog con una donazione cliccando qui sotto.