SLA e respirazione – Sì, la pasta io la butterei, via però! O meglio, cercherei di limitarla ed assieme ad essa anche gran parte dei cereali. Farei una piccola eccezione (a pranzo) per la quinoa, è senza glutine e non è un vero e proprio cereale, appartenendo alla famiglia degli spinaci. Ha un buon apporto calorico, contiene magnesio e biotina ed è un cibo ricco di proteine. Perchè ce l’ho proprio coi cereali? I motivi sono diversi, oggi ne analizzerei uno in particolare: l’insorgenza delle complicazioni respiratorie.


Ricorda sempre che non sono un medico, quanto leggi in questo sito è solo il racconto di una storia e del mio parere personale. Per informazioni attendibili e per qualsiasi iniziativa devi consultare un medico.


Che c’azzeccano i problemi respiratori col riso, il mais o gli spaghetti (frumento)? C’azzeccano eccome, purtroppo. Tutti sappiamo come nella SLA – e più in generale in molte delle patologie neuromuscolari – i problemi respiratori rappresentino un grande e giustificato spauracchio. Nella “Sfiga Laterale Amiotrofica”  la compromissione dei motoneuroni porta ad una debolezza di tutti quei muscoli deputati al corretto funzionamento dei polmoni: è noto che, presto o tardi e a seconda del decorso della patologia nel singolo caso, potrebbero comparire complicanze dal punto di vista respiratorio. Se esistesse una strategia per rinviare il più possibile la comparsa di tali problematiche, non penso sarebbe un male. Per fortuna, c’è.

Se sei ammalato di SLA o se, per qualche ragione, ti ci ritrovi ad averne in qualche modo a che fare come il sottoscritto, saprai che i medici tengono monitorati sia la saturazione, sia l’esame dell’Emogas che va misurare alcuni importantissimi valori come la quantità di anidride carbonica nel sangue (CO2). Da questo test, in particolare, che si è in grado di comprendere quanto l’insorgenza della complicanza respiratoria sia o meno alle porte. E se ti dicessi che c’è una cosa che rischi inconsapevolmente di fare ogni giorno, più volte nell’arco della giornata stessa, che non fa che accelerare la comparsa del problema? La eviteresti, no? Bene, eccola: mangiare molti carboidrati da cereali. Non vado sui tecnicismi che ti annoierebbero e punto dritto al sodo: digerire cereali fa peggiorare l’esame dell’Emogas, aumentando l’anidride carbonica nel sangue e finendo così per velocizzare l’insorgere delle complicanze polmonari.

Ti chiederai qual è la mia fonte, visto che questa sembra una di quelle cose che è impossibile non ti abbiano detto.

SLA e respirazione: una curiosità importante

Ti fidi del Direttore di Fisiopatologia Respiratoria dell’Ospedale e Università di Padova? Qui sotto trovi un video, girato durante una conferenza che trattava di alimentazione e malattie neuromuscolari (si parla anche di SLA). Ti consiglio di guardartelo dall’inizio alla fine. Se sei pigro, puoi cominciare dal minuto 16:00 in avanti. Sarà vero che la sola dieta non farà miracoli (ahimè posso confermartelo), però insomma sono cose che è meglio sapere, che dici?

Basta, ora non ti rompo più le scatole e guardati il video

Allora, sono uno sparacazzate o forse quel che hai letto/visto qui non è poi proprio da buttare (come la pasta)?

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3 Comments

  1. Bravo Nik questo convalida le mie convinzioni sull’ossigeno terapia in camera iperbarica abbinata alla giusta dieta.
    Quello che mi chiedevo se potesse servire l’uso continuato di apparecchi per la ventilazione positiva c-pap (prima che ve ne sia un effettiva necessità)
    Grazie Nik per il tuo lavoro

    1. Ciao SuperAntonio! Grazie innanzitutto del commento e dei complimenti. Provo a risponderti ma mi cogli abbastanza impreparato sulle due osservazioni che fai. Parto dal fondo: non saprei dirti se un c-pap può essere utile, ma penso che il linea di massima un po’ di ossigeno non faccia certo male. Ora spostiamoci sulla camera iperbarica, qui ti parlo più che altro per sentito dire pertanto prendi ciò che ti dico come un semplice “passaparola” non verificato dal sottoscritto. C’è un tizio d’oltreoceano con cui sono in contatto e sulla cui storia non ho grossissimi dubbi (non mi convince ancora del tutto, ma penso sia in buonafede assoluta); bene questo era diagnosticato di SLA bulbare e tra le cose che ha ritenuto maggiormente utili c’è anche la camera iperbarica. Aggiungo che nel suo caso pare ci fosse acclarata una componente infettiva non da poco. Non so dirti quindi se la camera iperbarica ha combattuto più l’infezione che la SLA o viceversa, nè so dirti se l’infezione era una concausa – nel suo caso – o la causa di un qualcosa di simile alla SLA. Però, ribadisco, il tizio sostiene di avere diagnosi di SLA bulbare e sostiene che camera iperbarica e ozono endovena siano stati utili. Fa anche la Paleo, è uno dei “nostri”. Ha avuto indubbiamente anche un certo fondoschiena (e questo – ahimè – con lui non l’ho ancora in comune).

  2. assolutamente si condivido!

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