Scie chimiche e malattie neurodegenerative – Era gennaio 2014 quando iniziava questa incredibile e tragica avventura. Da allora di cose folli ne ho viste, a tutti i livelli. Ho conosciuto batteri di cui non immaginavo l’esistenza, ho trovato metalli che neanche il metal detector, ho preso a cazzotti il diabete con le polveri di una pianta e senza un farmaco, roba che di questi tempi rischio la galera solo a dirlo (pur senza pretese). E poi ho sgonfiato lingue, svuotato pance, abbassato l’ossidazione da far invidia a un sano. Ho scoperto, fatto e visto cose che – me l’avessero raccontate altri – non ci avrei creduto manco per idea.


Ricorda sempre che non sono un medico, quanto leggi in questo sito è solo il racconto di una storia e del mio parere personale. Per informazioni attendibili e per qualsiasi iniziativa devi consultare un medico.


Ora te ne sto per sfornare un’altra. Mi conosci, un po’? Non è la prima volta che mi leggi, vero? Hai già visto alcuni miei post facendoti una idea di come ho impostato il mio blog? Hai sfogliato qualche mio libro? Ecco, sinceramente: ti sembro il tipo che può mettersi a parlare di scie chimiche, per avvalorarne l’esistenza? Ti prego, rispondi: “nooo, Nick, no, tu almeno, no, no e no!“.

Credimi, di mio mai mi sarei sognato di scrivere di scie chimiche, nemmeno dopo una tripletta di Vodka&Lemon che su un astemio come il sottoscritto sono bombe atomiche. Di chi è la colpa, ohibò? Degli studi scientifici, delle pubblicazioni!

Giuro!

Ti spiego. Mio padre ha un avvelenamento da metalli pesanti di cui trovi tutti i dettagli nella relativa categoria del blog. Uno dei metalli i cui valori sono fuori dalla grazia di Dio è il bario e – immaginerai – di ricerche sul bario ne ho fatte. O meglio… io non ne ho fatta nemmeno una, mi sono limitato a cercare quelle condotte dagli scienziati veri. E cosa ti trovo? Che il bario potrebbe essere associato a patologie neurodegenerative come Sclerosi Multipla, SLA o altre condizioni infiammatorie ed ossidanti; ma non è questo il tema del mio articolo. Ciò che mi ha fatto strabuzzare gli occhi è stato ritrovarmi le scie chimiche negli studi, come fosse una cosa alla luce del sole. E pare che lo sia, del tutto!

Scie chimiche tra mito e realtà

Non sono un esperto in materia e il rischio di scrivere idiozie non è basso, però provo a dirti cosa ho capito.

Le scie chimiche esistono, sono note agli scienziati e se ne parla in più di uno studio. Il motivo di “spray”, “aerosol atmosferici”, “geoingegneria” è – ufficialmente – quello di:

  • fare esprimenti di controlli climatici, in modo da tentare di gestire e ridimensionare i cambiamenti del clima che stiamo subendo (a causa dei nostri errori);
  • ragioni militari, quali migliorare e/o interferire (in base alle necessità) sul piano dei segnali radio e radar.

Lo so, è davvero roba che se me lo avesse raccontato qualcuno lo avrei mandato affanculo. Invece – cacchio – lo sto leggendo su più di una ricerca scientifica. Non posso che accettarlo e farmene una ragione. “Solo lo stolto non cambia idea” (quando serve cambiarla e non così a caso, presumo), recita un proverbio… cinese?

Non parliamo – giusto sottolinearlo – di cose troppo fantascientifiche. Queste lasciamole ai discorsi da bar, per favore. Va comunque riconosciuto – a meno che io non abbia capito un tubo di quanto ho letto – che ste maledette scie chimiche ci sono davvero: spruzzano un mix di metalli tra cui bario, alluminio ed altre sostanze aventi lo scopo di riflettere luce solare oppure onde radio, a seconda dei casi.

Ma qual è il tema degli studi che fanno cenno alle cosiddette scie chimiche? Perchè se ne parla? Ce ne sono diversi, in particolare io mi riferisco a studi su SLA, Sclerosi Multipla, inquinamento da metalli pesanti, preoccupazione per la salute delle popolazioni. E’ un bel problema, perchè i dubbi sugli effetti di sta roba sono grossi anche tra gli scienziati, senza bisogno di scomodare blogger complottisti e tuttologi da social. Quella roba sparata nei cieli dagli aerei (oltre al normale inquinamento o condensa dei motori, s’intende) va a contaminare aria, acqua e terra. Alla lunga, a forza di respirare bario, alluminio, acido solforico e carbone… beh qualcosa succederà, cazzo! Ah, che buttano e spruzzano bario, alluminio, acido solforico e carbone non lo dico io, ma le università ed i centri di ricerca che ti citerò nelle fonti alla fine del post, affinché tu possa verificare che fonti sono, evitando di arrivare a pensare che io mi sia bevuto il cervello.

Caro amico, mai mi sarei aspettato di dover confermare – anziché smentire – l’esistenza delle scie chimiche, intese come sostanze spruzzate di proposito nei cieli: gli studi parlano chiaro, non ipotizzano l’esistenza, quella la danno per scontata! Semmai ne discutono la loro opportunità ed i potenziali gravi pericoli per l’organismo umano. Ciò – comunque la vogliate vedere – a mio avviso palesa ancora una volta quanto l’uomo abbia fatto il possibile per distruggere il pianeta. La colpa è di tutti, non amo le crociate in stile “dagli al politico”, senza argomentare ed approfondire. Le responsabilità sono ben distribuite, purtroppo, su tutti gli aspetti della vita che abbiamo voluto, più o meno consapevolmente: siamo troppi, mangiamo troppo, abbiamo troppe cose e ne vogliamo sempre più, spinti da un consumismo isterico di cui siamo prima artefici e poi vittime allo stesso tempo.

La natura presenta il conto. Salato.

Ti lascio ad alcune delle innumerevoli fonti che puoi trovare tra le pubblicazioni ufficiali. Fammi sapere che ne pensi, nei commenti!

Fonti

2 Comments

  1. ciao Nik. Ho letto con interesse il tuo articolo. Non sono d’accordo con le tue conclusioni.
    le scie chimiche sono una teoria cospirazionista priva di fondamento.
    per quanto riguarda la geoingegneria questa esiste ma il fatto di inondare i cieli di sostanze chimiche è ancora in fase di studio e la tendenza di questa scienza va su altre direzioni.
    gli studi che citi tu parlano di potenziali effetti negativi se la geoingegneria mettesse in atto certe tecniche.
    secondo me, non hai letto bene lo studio. Bastano le prime righe.
    ci sono molteplici spiegazioni sul fatto che in alcune zone ci possa essere una alta concentrazione di bario o altri metalli pesanti nei terreni. Qui ti supporto, come lo studio da te citato, che i metalli pesanti siano partecipi alle malattie. Storia diversa è invece da dove provengono.
    ciao e grazie se vorrai rispondere.

    1. in realtà siamo sostanzialmente d’accordo. Sull’esistenza di “aerosol” (così li chiamano) spruzzati per geoingegneria-controllo climatico, può darsi abbia ragione tu e io abbia letto male, ovvero che è un qualcosa di teorico e non ancora di messo in pratica. Anche se a me pare proprio di aver letto – tra le pubblicazioni ufficiali – che sia qualcosa già in atto. Quindi io non ho un mio parere a riguardo, visto che non posso averlo: mi pareva di essere certo di aver trovato che tale pratica fosse attuale e non solo “potenziale”. Hai fatto bene a mettermi il dubbio e controllerò. Ciao Andrea!

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