Ti ricordi i post di qualche tempo fa (primo, secondo)? Parlavamo della lotta senza quartiere contro i patogeni che funestano un malato di SLA in stadio avanzato. Ricoveri ospedalieri, un sistema immunitario fisiologicamente zoppo e “buchi” vari – tracheostomia, Picc, Peg – costituiscono un invito a nozze per batteri che scatenano infezioni continue: sofferenze (ulteriori) per il paziente e tribolazioni (ulteriori) per chi lo assiste.
Ricorda sempre che non sono un medico, quanto leggi in questo sito è solo il racconto di una storia e del mio parere personale. Per informazioni attendibili e per qualsiasi iniziativa devi consultare un medico.
Non sono mica rincretinito: il titolo è un sogno, non una convinzione. Del resto la sfida è titanica e vincerla sarebbe una notizia bomba per l’umanità, dico sul serio. Impossibile riuscirci, lo so: rendere meno frequente l’impiego di antibiotici, impiego che da oltre un anno avviene ogni mese e mezzo al massimo. Attenzione: i sintomi del caso iniziano settimane prima; se si somministrava – ad esempio – l’antibiotico l’uno di agosto, è perchè stavamo ormai battagliando da almeno 20 giorni. Si cercava di tirare avanti arrancando, posticipando quanto possibile l’utilizzo del farmaco. Stavo diventando pazzo, già non è semplice assistere mio padre, la sua incazzatissima SLA è una rottura talmente grossa che l’aggiunta di complicanze da infezione era divenuta insopportabile. Fosse successo a Giobbe, avrebbe bestemmiato. Nell’articolo precedente raccontavo di aver messo in atto una serie di misure (spunti di ricerche ufficiali) nel disperato tentativo non dico di eradicare ma – almeno – di arginare il fenomeno. Non ho mai fatto mistero degli insuccessi negli episodi scorsi; oddio, il trend recente mostrava una minor severità dei sintomi, rimanevano però considerazioni che – pur ponderate – lasciano il tempo che trovano.
Presumo ti chiederai se ho qualche novità. Sì, ce l’ho. Aspetta, mi piace essere razionale e trasparente, chiarezza prima di tutto: questo è niente più che un aggiornamento, non una conclusione granitica. Ok?
Fotografo un fatto: nell’ultimo anno e mezzo è la prima volta che siamo a quasi 2 mesi senza antibiotico. O meglio, è la primissima in cui raggiungiamo tale traguardo in scioltezza, senza alcuno di quei signs & symptoms (vedi post precedente qui). Arriveranno, per carità, ma se a inizio luglio mi avessero detto “al 24 di agosto non avrà ancora fatto antibiotici e non ci saranno segni evidenti di infezione“, ah non avrei scommesso un cent, specie sulla seconda affermazione. Erano secoli, inoltre, che non leggevo i suoi globuli bianchi (difese) al di sopra della soglia minima; ora lo sono! Che ciò sia frutto del caso o di quanto sto facendo, lo diranno solo il tempo ed il ripetersi degli eventi. Non sono tanto sprovveduto da attribuirmi meriti seduta stante, nè da stappare la bottiglia oggi. Limitiamoci a verbalizzare che al check-point del 24/08/2019 non si registrano antibiotici nè sintomi che ne fanno presagire un impiego nel brevissimo termine. Punto. Più di questo non si può sostenere, senza cadere in facilonerie od entusiasmi lontanissimi dal mio essere.
Sostegno al sistema immunitario e contrasto dei batteri con armi esogene
Rispetto a quanto avevo già architettato, visti i primi timidissimi successi mi ero fuso il cervello a furia di cercare quel dettaglio che – nell’insieme – potesse perfezionare la strategia antibatterica. Non era infatti tutto da buttare, anzi! Semmai c’era da affinare. Cerca che ti cerca, ecco che San Pubmed mi offre alcuni spunti ed illuminazioni. Ho passato notti intere piegato sulle pubblicazioni scientifiche a prendere appunti e ad incrociare dati e risultati. Eh sì, perchè il bello è che non c’è mai “la pappa pronta”, sei tu che devi comporre un puzzle del quale Pubmed ti fornisce i pezzi. Anzi, è ancor più complicato, perchè in un puzzle vero i pezzi te li trovi per lo meno già disponibili e sai quale tipo di figura devi andare a ricostruire, io no. Quei pezzi – prima di accostarli e comporre il quadro – ero io stesso a cercarli in un oceano di altri pezzi di puzzle differenti tra loro. E non avevo nemmeno il raffronto con un’immagine da ricreare mettendo assieme i pezzi. Insomma, una sfida coi controcazzi.
Per ora qualcosa sembra si stia muovendo, ma è presto per festeggiare. Più avanti sarà mia cura aggiornarti di come andranno le cose. Se comunque – a prescindere – apprezzi e comprendi cosa ci sta dietro questo post e hai voglia di ringraziarmi per averlo condiviso con te, puoi sostenere il blog con una donazione qui sotto.
Ottima notizia! Mi permetto di darti qualche altro consiglio su come combattere batteri funghi e virus con poche sostanze. Aglio e Propoli sono una coppia vincente a 360 gradi.
L’ alcol di aglio,assunto con acqua, e’ talmente forte che in questa forma arriva nel sangue e quindi in tutti gli organi velocemente tanto che nel giro di una giornata può dare l’effetto herxheimer.
Riguardo la Propoli il mio consiglio è di usare quella senza alcol e senza zuccheri aggiunti.Col nebulizzatore tratterai, in un sol colpo,gola trachea e polmoni.
Devi fare la nebulizzazione con Propoli dopo i pasti principali e dopo la irrigazione.
Saluti
Nex
Grazie, la Propoli nebulizzata è proprio uno dei prossimi upgrade.
Integratore di Iodio?
Nex
Integratore di Iodio?
Nex