E’ un po’ che non dico più niente su SLA e Infezioni, è vero la delusione di fine 2014/inizio 2015 brucia ancora parecchio. E’ stato il periodo in cui la speranza di risolvere il problema dalla radice era più alta. Non a tal punto da diventare illusione – stanne certo – ma ci credevo. E non iniziare a darmi del matto, perchè sarà pur vero che è andata male, però ci sono alcuni aspetti che rendevano ragionevole ed opportuno il tentativo. Vediamoli.

  1. In molti centri SLA durante la diagnosi differenziale vengono prese in considerazione alcune possibili infezioni, non si tratta quindi di fantasie;
  2. Che ti piaccia o no, qualche caso di SLA al mondo che se l’è cavata del tutto perchè era un’infezione esiste. Non lo dico io, non lo dice qualche istrione, lo dice Pubmed;
  3. Se è vero che qualche medico importante mi diceva che non serviva fare nulla a prescindere, è altresì vero che a sostenere che c’era da provarci non erano medici alternativi, guaritori e santoni ma, nell’ordine: un Primario di ospedale pubblico nonchè docente universitario e leader riconosciuto nel suo campo, una neurologa di ospedale pubblico con 4 anni alle spalle alla Mayo Clinic, una dottoressa di uno dei più grandi ospedali italiani e un altro docente universitario e medico con oltre un centinaio di pubblicazioni scientifiche alle spalle. Beninteso, nessuno mi ha illuso nè venduto alcunchè: hanno solo ritenuto che fosse il caso di tentare concretamente;
  4. E’ andata male, come dicevo, è vero. Ma c’è più di una spiegazione logica che difende – comunque – la bontà del tentativo. Naturalmente non parlo di certezze: non le ha la medicina su molte malattie, figuriamoci se ne ho io sulla SLA.

Ricorda sempre che non sono un medico, quanto leggi in questo sito è solo il racconto di una storia e del mio parere personale. Per informazioni attendibili e per qualsiasi iniziativa devi consultare un medico.


Ora veniamo al caso di oggi. Ieri il mio amico Fabio, probabilmente convinto di cogliermi in castagna, mi invia un link con uno studio interessante. Figurati se il The Quick non lo aveva già letto, proprio poche ora prima! Di che parla?

SLA e Infezioni – Un tizio si è preso una neuro-brucellosi, ovvero una infezione da parte del batterio Brucella (non è la Borrelia, non confonderti) che colpisce il sistema nervoso e subito dopo, a nastro, gli è partita la SLA.

Gli scienziati scrivono (fonte):

…we might suggest that human brucellosis might have triggered a process of motor neuron degeneration in keeping with neurobrucellosis, primarily due to parainfectious mechanism. Our case helps to shed light on the factors that may trigger or only fasten motor neuron disease manifestations.

Praticamente notano come l’insorgenza della neurobrucellosi, cioè di questa infezione al sistema nervoso, sia immediatamente antecedente l’esordio della SLA. Si chiedono infatti se l’infezione possa essere stato il principale “trigger” (fattore scatenante) della Sclerosi Laterale Amiotrofica o se possa aver contribuito ad una accelerazione della progressione.

Insomma, un caso curioso che ci spiega ancora una volta come le SLA – pur avendo tutte lo stesso nome – possono avere cause e concause sottostanti diverse tra loro e quanto il mistero dell’eziologia sia tuttora piuttosto fitto, non sempre e solo dipendente dalla genetica. Se apprezzi le informazioni che ti sto offrendo con i miei post, leggi le righe qui sotto.


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