Stamattina ho letto una cosa che mi ha fatto scompisciare.
La pandemia di Coronavirus ci ha messo di fronte ad un sacco di dubbi e domande, le cui risposte non potevano che arrivare dalla scienza. E menomale, se mi conosci sai che non sono certo attratto da pratiche alternative. Non ho potuto non notare, però, come l’occasione sia stata ghiotta per sfogare l’ira funesta dei sostenitori di quella che io chiamo iper-tutela. Cosa intendo con questo termine? Le censure senza dibattito, il diniego più sprezzante di ciò che non è mainstream, con la mortificazione della libertà di opinione e dell’approfondimento. Il tutto giustificato dall’esigenza suprema della tutela del più debole, del soggetto disperato e/o facilmente influenzabile. Tutela che – secondo il mio modo di vedere – si raggiunge, salvo casi di truffa conclamata, facendo l’esatto opposto: controbattere anzichè demonizzare, argomentare e non criminalizzare, “smontare” (spiegando) al posto di tappare bocche. Solo così – per rimanere in tema – la persona fragile potrà sviluppare qualche anticorpo contro bufale, opinioni sconclusionate ed eventuali fregature. Fare e dare cultura, stimolare l’analisi e la capacità di ragionare, questa è la risposta! Anche perchè l’ossessiva apprensione per il più debole si è rivelata talvolta isterica o addirittura pelosa, con programmi che odoravano di Santa Inquisizione per alzare l’audience solleticando il popolo assetato di giustizia sommaria, eccitato dall’alterco televisivo più che dal noioso approfondimento.
Ricorda sempre che non sono un medico, quanto leggi in questo sito è solo il racconto di una storia e del mio parere personale. Per informazioni attendibili e per qualsiasi iniziativa devi consultare un medico.
Un esempio lampante lo abbiamo avuto con la terapia del plasma (bufala, illusione! Anzi, forse no. Vedremo.), oppure con certi integratori che secondo alcuni avrebbero potuto dare una mano alle difese dell’organismo. Ho detto dare una mano, non creare uno scudo di fuoco. Ok? Io non so dove stia la verità, non faccio il ricercatore e – avendo purtroppo ben altro cui pensare – degli aspetti più tecnici della Covid19 non mi sono granchè interessato. Dispiace, in ogni caso, l’aver assistito a teatrini fatti di urla, accuse e presunzione di malafede, in favore della sacralità della scienza. Almeno finchè essa conferma il punto di vista dell’interlocutore dal nome più altisonante, altrimenti diviene spazzatura. Poco equilibrio, argomenti poveri.
Gradirei ascoltare due campane con le loro ragioni, non un pollaio in cui puntarsi il dito per scatenare l’applauso rabbioso della folla. Anche perchè – la stessa scienza – in questa vicenda ha dimostrato quello che in realtà avremmo dovuto già sapere: non esistono dogmi ma conoscenze via via affinate (o sconfessate) con il moltiplicarsi delle scoperte e delle prove empiriche. Le mascherine, ne siamo testimoni, sono passate da inutili quasi per tutti ad essere indispensabili pure in spiaggia con quaranta gradi e il vento. La Covid da una banale influenza è ora una sindrome infernale per la quale dobbiamo sanificarci persino il buco del… lasciamo stare. Giusto per dire che la medicina ci ha propinato tutto e il contrario di tutto. Non che mi stupisca, non è nemmeno una critica. Con la passione per la lettura di studi e sperimentazioni, mi era chiaro di come la materia fosse in continua evoluzione.
Se hai seguito trasmissioni e letto i giornali, saprai della diatriba tra chi sosteneva un qualche genere di ruolo positivo per le vitamine C e D nei confronti della Covid. Per me è stato uno spasso. Dapprima medici paonazzi gridavano “bufala, fake news. Dirlo è criminale!” e – un’ora dopo – sulla stessa rete uno scienziato spiegava l’importanza dell’acido ascorbico (Vit. C) e dell’integrazione di vitamina D per modulare il sistema immunitario.
Non ci capisco più niente, anche perchè per entrambe le correnti a parlare erano uomini di scienza, selezionati da professionisti dell’informazione sul medesimo canale! Peccato solo non vi fosse mai compresenza in studio, è evidente esista una sorta di tacito patto di non-belligeranza. Di solito, infatti, il medico “contro” lo piazzano assieme a uno “pro” che non fa il dottore, in modo tale che quest’ultimo possa essere massacrato d’ufficio, sotto lo sguardo sornione del moderatore fintamente equidistante. Quando invece è il turno del medico “pro” (pro sistema immunitario o pro integrazione), il giornalista diventa più compiacente verso l’ospite e non c’è contradditorio. Boh.
Comunque, nell’immaginario collettivo, chi sbraita di bufale e fake-news di solito ha un po’ più di ragione. Di default. Per questo, pur da innamorato dell’integrazione, ho soprasseduto dal bombarmi di vitamina C. In fin dei conti è “criminale” pensarlo – lo ha ribadito un noto scienziato – quindi perchè buttare via soldi?
Ieri per mio padre era il momento del cambio-cannula, un’operazione con cadenza bimestrale per chi respira mediante ventilazione invasiva. Ad effettuarla è il solito anestesista-rianimatore inviato nella nostra struttura dall’ospedale della provincia. Sembra un bravo medico e – per quel poco che lo vedo – mi pare una buona persona. Inevitabile, di questi tempi, due chiacchiere sul Coronavirus. Devi sapere che l’ospedale presso il quale presta servizio è uno di quelli finiti nell’occhio del ciclone Covid e lui è un operatore che la malattia l’ha combattuta dalla prima linea, col camice e la visiera in veste di dirigente in terapia intensiva.
Chissà perchè stamattina facendo colazione mi viene voglia di cercare su Google il nome del dottore, e che ti trovo? Un pezzo su un quotidiano in cui l’intensivista racconta gli ultimi mesi di battaglia. Alla fine gli chiedono cosa ne pensa dell’alimentazione per rinforzare le difese immunitarie. Beh… questo è proprio un medico ospedaliero, il Coronavirus l’ha visto da vicino per notti interminabili, sosterrà pure lui che sono tutte cazzate. Figuriamoci se crede nel potere della vitamina D, suvvia, siamo seri! Anche solo accostare cose del genere ad una possibile prevenzione è “criminale”. Lo hanno spiegato chiaro e tondo molti scienziati in tv.
Ripetiamolo: cri-mi-na-le!
Vuoi sapere che ha risposto al giornalista? “In queste settimane mi sono difeso assumendo alti dosaggi di vitamina C, 10.000 di vitamina D, 20.000 di vitamina A, riducendo moltissimo gli zuccheri e prendendo un po’ di aglio al mattino, prima di fare colazione“.
No vabbè, muoio 😀
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Condivido tutto. L’importanza del confronto tra chi rappresenta “la scienza” e chi, secondo alcuni, dovrebbe inchinarsi ad essa manco si parlasse di una divinità. Non avrei mai saputo spiegarlo meglio. E come peraltro questo atteggiamento del “criminale” porti anche la gente meno propensa a farsi due domande in più invece che in meno. Sul plasma ti dico solo che almeno in Lombardia si può donare. Così poi “vedremo”. Nelle marche, dopo aver rimandato fino ad oggi, hanno “finalmente” inventato un protocollo e dei criteri per donare tali che, davvero, mi sorprenderebbe se riuscissero a raccogliere donazioni sufficienti anche solo per iniziare la sperimentazione.. Seguo il blog da un po’ perché qualcuno a cui tengo purtroppo affronta lo stesso dramma. Volevo onestamente ringraziarti per la condivisione delle informazioni e per una volta farti un grosso in bocca al lupo.
Ti ringrazio per i complimenti al blog e sono contento ti sia piaciuto il post. Rimango del tutto pro-scienza, quella ufficiale. All’interno di essa si discute, ci sono materie in via di approfondimento (vedi il crescente ruolo di certi fitoterapici che a me appassionano), è un mondo in divenire. Il problema è che con l’ansia isterica di “proteggerci” dalle bufale si sta impedendo alle persone di parlare, si sta etichettando con facilità chiunque non dica una cosa mainstream. E’ vero che girano molte cazzate, ma anzichè sbraitare e censurare, basterebbe spiegare e argomentare. Non so quanto conti la mia esperienza, ma nel mio piccolo ho notato che la persona debole non la proteggi con le censure, anzi, dai fiato alle trombe dei complottisti e dei bufalari così che il debole finirà per cascarci, prima o poi. Il soggetto fragile lo aiuti spiegandogli, rispondendo alle domande, mostrando le evidenze. Ma siamo ben lontani dal comprenderlo, mi sa…
Secondo me, se parli delle polemiche in tv, i duscorsi ruotano soprattutto attorno a cosa si vuole vendere